IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO
premessa
Quest'anno tra i giorni 21/01/19 e 01/02/19 ho svolto un periodo di ASL, cioè di alternanza scuola lavoro in collaborazione con la polizia di stato che
prevedeva il girare per le scuole elementari e medie di Brescia e
provincia per spiegare ai più giovani perché il bullismo e il
cyberbullismo sono atti sbagliati e informarli sulle conseguenze che
possono avere.
Ho
scelto di partecipare a questo progetto perché penso che sia importante
fermare questi fenomeni che ogni giorno mettono a rischio le vite dei
ragazzi.
Dati
Il
bullismo e il cyberbullismo sono due reati punibili dalla legge che
avvengono quando una o più persone cerca di imporre la propria
personalità o le proprie idee con atteggiamenti prevaricatori e a volte
violenti.
Il
primo di questi due fenomeni avviene nelle scuole e ovunque non ci sia
la presenza di un adulto mente il cyberbullismo avviene sul web quindi
sui social network e altre piattaforme online.
Le
vittime di questi atti molto spesso sono prese di mira a causa di
alcune loro caratteristiche fisiche o per l’etnia o persone timide che
non riescono a difendersi.
Il
cyberbullismo è considerato da molti più grave del bullismo poiché gli
spettatori sono più numerosi. inoltre il cyberbullismo è anche più
difficile da fermare in quanto tutti i contenuti messi online sono
incancellabili.
Svolgimento
Con il termine bullismo s’intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi.
Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo che attua dei comportamenti violenti e dall’altra parte la vittima, colui che invece subisce tali atteggiamenti.
I comportamenti violenti che caratterizzano il bullismo sono i seguenti:
– Offese, parolacce e insulti; – Derisione per l’aspetto fisico o per il modo di parlare; – Diffamazione; – Esclusione per le proprie opinioni; – Aggressioni fisiche.
Ma cosa induce un soggetto a comportarsi da bullo?
Il bullo molte volte è vittima di cause esterne oppure è frustrato e sfoga la sua rabbia su persone più deboli di lui.
Ma
il bullo e la vittima non sono gli unici protagonisti dell’atto di
bullismo; infatti, il bullo ha bisogno di un pubblico che lo sostenga
per sentirsi forte e imbattibile.
I
luoghi del bullismo sono molti ma quello dove questo fenomeno è più
presente è, senza dubbio, la scuola. Gli studenti vittime di bullismo
sono quelli più introversi e che fanno fatica a fare amicizia e lo scopo
del bullo diventa isolare questa persona dal gruppo della classe.
Ma
il bullo e la vittima non sono gli unici protagonisti dell’atto di
bullismo; infatti, il bullo ha bisogno di un pubblico che lo sostenga
per sentirsi forte e imbattibile e molte volte se questo pubblico non interviene il bullo si convince che quello che sta facendo è giusto e non si fermerà.
Se non vengono fermati gli atti di bullismo possono avere gravi conseguenze sulla vittima, come ad esempio:
-depressione
-insonnia
-crisi di panico
-ansia
-calo del rendimento scolastico
-abbassamento dell’autostima
-atteggiamenti autolesivi
Il cyberbullismo
è definito come un atto aggressivo, intenzionale condotto da un
individuo o un gruppo usando varie forme di contatto elettronico,
ripetuto nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi.
il bullo che può mantenere nella rete l’anonimato, ha un pubblico più vasto la
vittima, al contrario, può avere delle difficoltà a scollegarsi
dall’ambiente informatico non sempre ha la possibilità di vedere il
volto del suo aggressore, e può avere una scarsa conoscenza circa i
rischi insiti nella condivisione delle informazioni personali su
Internet. Proprio per queste maggiori difficoltà da parte della vittima,
talvolta essa può arrivare a compiere atti davvero tragici. I segnali
che possono aiutare un genitore a capire se il proprio figlio è vittima
di cyberbullismo sono i seguenti:
– Disturbi del sonno. – Disturbi dell’alimentazione. – Disturbi psicosomatici (mal di pancia, mal di testa, ecc). – Bassa autostima
gli atti di cyberbullismo sono punibili dalla legge e sono state create varie leggi che tutelao la vittima:
Legge 71/2017 :
<<Il
minore può fare una richiesta al social di oscuramento, rimozione o
blocco di contenuti che lo riguardano e sono stati diffusi. I contenuti
devono essere eliminati entro 48 ore dalla richiesta, in caso contrario
il minore potrà fare riferimento al garante della privacy.>>
Cyber-bullismo: il tipo di molestie
Le principali azioni, ragazzi tra 11 e 17 anni, valori in % :
Offeso con nomignoli parolacce e insulti 12,1%
Preso in giro per l’aspetto fisico o per il modo di parlare 6,3%
Preso di mira raccontando in giro storie sul suo conto (cioè sparlando) 5,1%
Emarginato (preso in giro) per le opinioni 4,7%
Colpito (spintoni calci e pugni) e foto private contro la propria volontà 3,8%
Fonte: ISTAT
Conclusione
Questa
esperienza oltre ad essermi piaciuta molto mi ha fatto capire quanto il
bullismo e il cyberbullismo sono realmente vicino a noi e alla nostra
realtà.
I
ragazzi, sia delle medie che delle elementari, erano molto partecipi e
anche molto informati intervenivano tutti spesso e più di una volta si
sono creati dei dibattiti interessanti e costruttivi.