ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
PREMESSA: Per la mia prima esperienza di alternanza scuola lavoro dal 21.01.2019 al 01.02.2019 sono stata mandata alla “Scuola primaria divisione Acqui I.C. OVEST” a Brescia. Mi è stata assegnata la classe 4^A nella quale mi è stato chiesto di assistere ad alcuni alunni con diverse difficoltà sia a livello motorio che a livello didattico.
“La maggior parte degli alunni ha difficoltà nel comprendere la nostra lingua perché come ben vedete provengono da diverse culture e altri invece hanno difficoltà didattiche. A voi spetta il compito di aiutarli.” La prima frase che la tutor ci ha detto appena entrati a scuola.
DATI: Nelle scuole italiane uno studente su dieci è “straniero”.
Ci sono classi in cui la presenza dei figli degli immigrati supera il 50% della popolazione scolastica. Il 9,49% di chi frequenta le scuole italiane, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, non ha la cittadinanza italiana. Una presenza alla quale bisogna aggiungere quella dei ragazzi e delle ragazze figli di persone di origine straniera e naturalizzate italiane. Che non compaiono nelle statistiche, ma rispondono ogni mattina all’appello. Portando con sé tutte le difficoltà legate all’integrazione. La questione è più complessa.
Ci sono classi in cui la presenza dei figli degli immigrati supera il 50% della popolazione scolastica. Il 9,49% di chi frequenta le scuole italiane, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, non ha la cittadinanza italiana. Una presenza alla quale bisogna aggiungere quella dei ragazzi e delle ragazze figli di persone di origine straniera e naturalizzate italiane. Che non compaiono nelle statistiche, ma rispondono ogni mattina all’appello. Portando con sé tutte le difficoltà legate all’integrazione. La questione è più complessa.
Gli insegnanti affrontano ogni giorno nelle loro spiegazioni la difficoltà della presenza di bambini che non conoscono la lingua insegnata e che provengono da culture diverse.
SVOLGIMENTO: Nel corso degli ultimi venti anni, si può notare un vero e proprio cambiamento nelle classi delle scuole, dovuto all'aumento dell'immigrazione. Attualmente, si registra un maggior numero di studenti stranieri e ciò comporta una maggiore considerazione da parte delle istituzioni e degli educatori. Vediamo quindi, come integrare gli alunni stranieri nel miglior modo possibile all'interno dell'ambito scolastico.
Un primo aiuto fondamentale potrebbe essere quello di valorizzare le origini,la cultura, le tradizioni e le usanze del proprio paese nel caso di alunni stranieri, in modo che si possano ambientare più facilmente e soprattutto confrontare con i propri compagni. Valorizzando questi aspetti, si potrà fare in modo di stimolare maggiormente lo studente a porsi su un livello di parità con i propri coetanei, anziché isolarsi.
Svolgere delle attività extra-curricolari come gite, incontri al di fuori della scuola, eventi musicali o sportivi, farà in modo di avvicinare maggiormente gli studenti al dialogo e al confronto. Un altro aspetto importante è inoltre, la presenza delle famiglie e la possibilità di comunicazione con esse, elemento base per una integrazione in armonia.
In ambito legislativo, vi sono delle direttive specifiche riguardanti l'inserimento nelle classi italiane di alunni stranieri. Ad esempio, Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, redatte dal MIUR nel 2006, le quali operano per distribuire in maniera equilibrata gli studenti delle diverse nazionalità nelle classi, anche in base al numero. Inoltre, assegnano dei metodi per gestire gli aspetti di amministrazione, comunicative-relazionali, didattiche ed educative. Il personale della scuola e gli insegnanti, sono gli aspetti fondamentali per la possibilità di integrazione nell'ambito scolastico. Il primo ostacolo è caratterizzato dalla diversità della lingua che potrebbe, a lungo andare, far isolare lo studente straniero.
È necessario quindi, impegnarsi molto per imparare l'italiano, cercando di dare maggiore supporto e sostegno anche tramite attività extra. Un ulteriore aiuto potrebbe essere dei corsi intensivi, utili a superare gli ostacoli di comunicazione.
È necessario quindi, impegnarsi molto per imparare l'italiano, cercando di dare maggiore supporto e sostegno anche tramite attività extra. Un ulteriore aiuto potrebbe essere dei corsi intensivi, utili a superare gli ostacoli di comunicazione.
CONCLUSIONE:
Durante la mia esperienza i bambini stranieri presenti nella mia classe venivano
coinvolti durante le attività e aiutati attraverso verifiche semplificate,
esercitazioni svolte con l’affiancamento dell’insegnante di sostegno e corsi di alfabetizzazione nei quali prendevano confidenza con la lingua italiana.