L’ALZHEIMER E LA DEMENZA SENILE:
Premessa:
Durante l’alternanza scuola lavoro sono stata al “Irccs Fatebenefratelli”. L'Istituto inizia la sua attività nel 1882 come ospedale psichiatrico per una donazione ai Padri Fatebenefratelli destinata alla cura dei malati alienati. All'inizio degli anni '80 si sviluppano competenze e strutture innovative per la riabilitazione di persone con disturbi mentali gravi e affette dalla malattia di Alzheimer. Negli stessi anni vengono attivati servizi riabilitativi diurni per anziani.

Dati:

Il morbo di Alzheimer rappresenta la più comune tipologia di demenza; è infatti un tipo di demenza che provoca problemi con la memoria, il pensare e il comportamento.
Svolgimento:
L'Alzheimer, infatti, è provocato da un’alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. La malattia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione e cambiamenti di umore.
Generalmente, i sintomi si sviluppano lentamente e peggiorano con il passare del tempo. Durante lo sviluppo della malattia si può fare solo una diagnosi “possibile” di Alzheimer, quindi i medici si avvalgono di diversi test come, esami clinici e test neuropsicologici per misurare la memoria, la capacità di risolvere problemi, il grado di attenzione.

Il personale che si occupa dei pazienti è specializzato e qualificato per svolgere questo lavoro. In un centro diurno ci sono infatti:
- Un'educatrice che si occupa della valutazione dei pazienti, di svolgere le attività di stimolazione cognitiva;
- Un medico che si occupa delle esigenze mediche dei pazienti;
- Alcuni operatori sanitari: incaricati dell’igiene personale dei pazienti e della struttura;
- Una fisioterapista che si occupa di mantenere attive le abilità motorie dei pazienti, attraverso esercizi svolti singolarmente o in gruppo;
- Uno psicologo che si occupa dei pazienti e di svolgere una valutazione specifica chiamata P.A.I, ossia piano assistenziale individuato, per ogni singolo paziente;
- Un coordinatore che si occupa della gestione della struttura;
- Un operatore di Pastorale Sanitaria che ogni settimana si reca nei centri per svolgere la messa e consegnare la comunione ai pazienti credenti.

Attualmente, il morbo di Alzheimer è incurabile, tuttavia sono disponibili dei trattamenti per i sintomi, mentre la ricerca continua. Anche se gli attuali trattamenti del morbo di Alzheimer non possono fermare la sua progressione, essi possono rallentare temporaneamente il peggioramento dei sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone affette e di chi si occupa di loro.
Conclusione:
Questa esperienza mi ha dato la possibilità di vedere personalmente ciò che ho studiato negli
anni e di capire meglio gli argomenti trattati
fino ad ora solo in modo teorico; inoltre ho potuto ampliare le mie conoscenze
grazie alla preparazione del personale.
