DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO.
PREMESSA
Poiché nel passato gli insegnanti e le scuole non era a conoscenza o ben poco sapevano di questi disturbi, i bambini che ne soffrivano non potevano usufruire dell' aiuto dei mezzi specifici.
Con la nuova legge, le scuole hanno avuto la possibilità di intervenire su questo argomento.
La seconda volta quando quest'anno durante il periodo dell'alternanza scuola lavoro nell'ente di una scuola primaria ho frequentato diversi bambini con i DSA.
DATI
I DSA sono disturbi del neuro sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l'inizio della scolarizzazione.
I DSA sono disturbi del neuro sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l'inizio della scolarizzazione.
I disturbi specifici dell’apprendimento si distinguono:
DISLESSIA ovvero il disturbo della letteratura
DISORTOGRAFIA o DISGRAFIA il disturbo della scrittura
DISCALCULIA il disturbo dei calcoli
SVOLGIMENTO
In Italia la dislessia è ancora poco conosciuta, anche se si stima che ci sia almeno un alunno con un DSA per classe.
Leggere, scrivere e calcolare sono atti così semplici ed automatici che risulta difficile comprendere le difficoltà che riscontrano i bimbi o i ragazzi dislessici.
Spesso questi ragazzi vengono erroneamente considerati svogliati e la loro intelligenza spiccata dà il via a valutazioni come "è intelligente ma non si applica".
Questi ragazzi non hanno problemi cognitivi legati alla comprensione,infatti sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.
A darne una prima descrizione sui disturbi dell’apprendimento fu il medico inglese, alla fine dell’ottocento, Pringle Morgan.
Il quale pubblico un articolo nel 1896 sul British medical journal.
In questo articolo racconto l’episodio di un bambino di quattordici anni, il quale è sempre stato intelligente, veloce e brillante nei giochi e in nessun modo inferiore ai suoi coetanei.
La sua grande difficoltà è sempre stata l’incapacità di imparare a leggere.
Questo specifico disturbo è la DISLESSIA e consiste nella difficoltà relativa alla capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commettendo errori.
La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici.
Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino non deve presentare questi problemi.
La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: la DISORTOGRAFIA.
La disortografia è un deficit nei processi di cifratura ovvero consiste nella difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici.
Questo disturbo spesso viene affiancato da un deficit nei processi di realizzazione grafica, detto DISGRAFIA.
La disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendimento, in assenza di deficit intellettivi e neurologici, che incide sulle funzioni fondamentali della scrittura.
Quindi si manifesta come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli numerici.
L'ultima categoria dei DSA è la DISCALCULIA questo problema è inerente al campo matematico, o più esattamente, algebrico in relazione all’elaborazione di calcoli di base, come addizioni, sottrazioni, e le esecuzioni di calcoli mentali eseguiti in maniera fluente.
Per comprendere se un bambino presenta un eventuale disturbo bisogna eseguire una diagnosi.
Fare diagnosi di un DSA significa approfondire una situazione disfunzionale dell’individuo, caratterizzata da difficoltà di concentrazione, memorizzazione di informazioni e procedure comunemente insegnate a Scuola, come le tabelline o i procedimenti di calcolo oppure relativi all’espressione di concetti o ancora difficoltà relative ad una lettura fluida e corretta.
Le diagnosi vengono prodotte dai Servizi Nazionali Sanitari però vi sono particolari ordinamenti regionali, da consultare in base alla propria regione di appartenenza.
La diagnosi permette cosi una soluzione al problema del bambino attraverso un piano didattico personalizzato cioè un PDP.
Il PDP è un contratto tra famiglia e scuola, per organizzare un percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico degli studenti con DSA.
Per ciascuna materia devono essere individuati gli strumenti dispensativi e compensativi più efficaci per consentire allo studente il raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni.
Attualmente gli strumenti tecnologici hanno acquistato un grande rilievo come il computer.
CONCLUSIONE
l'esperienza avuta durante il periodo scuola lavoro mi ha dato l'opportunità di confrontare la mia esperienza personale cioè come ho affrontato io la scuola prima senza avere la conoscenza del mio disturbo specifico e di come i miei insegnanti hanno fatto fatica a adeguarsi ai mezzi di agevolamento.
E invece durante l'esperienza lavorativa avuta, ho potuto notare come ora gli insegnanti sono preparati sull'argomento, non solo grazie alla legge ma anche ai corsi di approfondimento che hanno svolto sul tema.
Infatti ora gli insegnanti sanno come comportarsi di fronte a un specifico disturbo di apprendimento, modificando il lavoro da far svolgere al bambino in modo adeguato o compensandolo con un strumento d'aiuto.
l'esperienza avuta durante il periodo scuola lavoro mi ha dato l'opportunità di confrontare la mia esperienza personale cioè come ho affrontato io la scuola prima senza avere la conoscenza del mio disturbo specifico e di come i miei insegnanti hanno fatto fatica a adeguarsi ai mezzi di agevolamento.
E invece durante l'esperienza lavorativa avuta, ho potuto notare come ora gli insegnanti sono preparati sull'argomento, non solo grazie alla legge ma anche ai corsi di approfondimento che hanno svolto sul tema.
Infatti ora gli insegnanti sanno come comportarsi di fronte a un specifico disturbo di apprendimento, modificando il lavoro da far svolgere al bambino in modo adeguato o compensandolo con un strumento d'aiuto.