L’ APPRENDIMENTO
Progetto ad opera di Antonio, Marta, Marcello
Per apprendimento si intende l’ acquisizione di una o più cognizioni necessarie ad un individuo per conseguire o migliorare l’ adattamento all’ambiente.
L’ apprendimento è un processo attraverso il quale si origina o si modifica un comportamento in presenza di determinati stimoli. Non si può parlare di apprendimento quando tale cambiamento può essere spiegato sulla base di stati temporanei dell'organismo, ma solo quando è un cambiamento relativamente permanente che deriva da nuova esperienza o dalla pratica di nuovi comportamenti.
Il processo dell’ apprendimento può essere suddiviso in tre fasi:
-Il carico cognitivo
-Le meta cognizioni
-Imparare ad imparare
Con carico cognitivo si parla del carico imposto alla memoria di lavoro
dall’ informazione presentata; la memoria di lavoro è fortemente collegata
all’ attenzione e consente i processi cognitivi di immagazzinamento temporaneo dei dati e di manipolazione dell’ informazione. Ci sono tre tipologie di carico cognitivo: estraneo (è determinato da una carente progettazione del modo di presentare l’informazione); intrinseco (è determinato dalla naturale complessità dell’informazione in relazione alla capacità del soggetto); pertinente (è determinato dall’ attività di costruzione di schemi mentali).
Con meta cognizioni si indicano un costrutto teorico molto utilizzato in ambito psicologico ed educativo. Esso designa la conoscenza che un soggetto ha del proprio funzionamento cognitivo e di quello altrui, la maniera in cui può prenderne coscienza. Più recentemente il termine è venuto a designare anche i meccanismi di regolazione e di controllo del funzionamento cognitivo. Le principali strategie meta cognitive sono:
1)strategie di selezione: comporta la scelta delle informazioni ritenute rilevanti sulle quali è importante soffermarsi;
2)strategia organizzativa: comporta la
connessione tra le varie informazioni che stiamo apprendendo, perciò organizza l’
informazione in ordine logico e la supporta con dettagli ed esempi;
3)strategie di elaborazione: comporta il
legame della nuova informazione con quanto già si conosce;
4)strategia di ripetizione: è basata
sulla ripetizione nella propria mente (tramite parole, suoni o immagini) dell’
informazione sino a completa padronanza.
Imparare ad imparare, infine, significa impadronirsi delle strategie di
consapevolezza di come apprendiamo per scegliere quelle più efficaci, per
controllare e guidare il proprio processo di formazione. Si tratta di una
abilità trasversale, che attraversa tutte le discipline. Si dice che una persona
comprende veramente quando è capace di riflettere e di agire in modo creativo e
competente su ciò che dice di comprendere, altrimenti si ha solo una conoscenza
inerte che può essere ripetuta verbalmente, ma non utilizzata.
LE NOSTRE ESPERIENZE
Marta: ho svolto l’alternanza scuola-lavoro in una scuola dell’ infanzia, l’istituto comprensivo Kennedy ovest Mandolossa. Ho trovato un ambiente aperto e accogliente con operatori sempre attenti ai bisogni nostri e dei bambini. Il nostro arrivo è stato visto con gioia e siamo stati impiegati in varie attività tra l’interesse generale. Ho imparato a entrare in sintonia con i bambini e a capire come comportarmi, talvolta andando incontro a errori che però si risolvevano subito grazie al rapido intervento delle maestre. All’asilo i bambini imparano a relazionarsi tra loro e a seguire una serie di norme, conoscono nuovi ambienti e nuovi giochi e sviluppano la concezione dei ruoli. Cominciano inoltre a riconoscere la differenza tra finzione e realtà e ad approcciarsi a giochi basati sull’astrazione. Infine svolgono laboratori (motorio, artistico, scientifico e linguistico) che forniscono abilità che verranno perfezionate nel corso degli anni.
Marcello: ho svolto l’alternanza scuola-lavoro nell’istituto comprensivo Brescia ovest, la scuola elementare Torricella. Già l’anno prima avevo svolto lo stage nella medesima scuola e, visto che mi ero trovato molto bene, ho voluto ripetere l’esperienza. Tuttavia quest anno, rispetto all’anno scorso, ho deciso di cambiare classe per ripartire da zero, con dei nuovi bambini e delle nuove maestre. L’accoglienza che mi è stata riservata è stata gratificante e nel giro di pochi giorni sono riuscito a guadagnarmi la fiducia e le simpatie dei bambini e la stima delle maestre. I bambini, alle elementari, perfezionano la conoscenza dell’ambiente e delle regole in cui sono inseriti e riescono a distinguere meglio la differenza tra i ruoli. Migliorano anche le competenze apprese, seppur in minima parte, alla scuola dell’infanzia (leggere, scrivere, contare, etc.). Infine si confrontano con nuove discipline, anche manuali, che potrebbero rivelarsi utili per un loro futuro inserimento nella società di oggi.
Antonio: nella mia esperienza di alternanza scuola-lavoro all’istituto comprensivo Kennedy ovest 3, la scuola primaria Don Milani, sono stato assegnato ad una classe in cui era necessario, a detta degli insegnanti, un ulteriore supporto, per via della presenza di alcuni alunni i quali presentavano situazioni più complicate rispetto ai loro compagni. Lavorando con gli studenti, mi sono accorto di quanto fosse indispensabile, riuscire a creare un’ ambiente che metta a proprio agio gli studenti, soprattutto quelli più difficili, per poter riuscire ad ottenere dei risultati, quindi mi sono mostrato il più possibilmente comprensivo nel lavoro di sostegno e ho cercato di coinvolgere il più possibile la classe nelle lezioni frontali, il tutto sotto i preziosi consigli delle insegnanti, le quali sono state sempre molto cordiali e disponibili, creando un ambiente lavorativo, molto tranquillo ed appagante che mi ha permesso di ottenere parecchi risultati positivi nel mio lavoro con gli studenti, oltre che il loro affetto, grazie al quale riuscivo a farli lavorare con scioltezza. E’ stata quindi un’esperienza molto positiva, che ripeterei volentieri.