venerdì 26 maggio 2017

 LO SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO IN ITALIA. 


InItalia, la psicologia del lavoro nacque tra la fine del XIX secolo e i primi anni del XX, in concomitanza con larivoluzione industriale; infatti già ai primi delNovecentoaModenavenne fondato un laboratorio di psicologia del lavoro. Il mondo italiano dei ricercatori era molto fertile in quegli anni, basti pensare all'invenzione della definizione di "Psicotecnica" effettuata daGuido Dalla Valle, oltre alla figura di Agostino Gemelliconsiderato il padre della psicologia del lavoro in Italia, che dal1908in poi si attivò con una lunga serie di iniziative in questo ambito: studi, ricerche, riviste scientifiche e insegnamento. 
     In Italia neglianni ventietrenta, mancò la determinazione ed il coraggio     di mutare la psicotecnica in psicosociologia, a causa di fattori politici, della  scarsa penetrazione dellapsicanalisi, della mancanza di strumenti  essenziali  come la ricerca e la scuola; questo fatto indusse gli psicologi ad  allontanarsi  dal mondo del lavoro, per rientrarvi solo nel secondo  dopoguerra. 
 Il 16 maggio1961nacque a Milano “l’Associazione per la psicologia italiana del lavoro, nella duplice veste di coordinatrice delle esperienze e delle professionalità degli psicologi e di sensibilizzatrice degli enti e degli ambienti interessati e coinvolti nello studio e nella ricerca. 
Dalla seconda metà deglianni settantala psicologia affronta le contraddizioni del mondo del lavoro, cercando di intervenire con competenza in ambiti interdisciplinari che riguardano sempre più l'ergonomiaaziendale, cioè il macrosistemauomo-ambiente, uomo-macchinae uomo-uomo; i nuovicontratti sociali, i nuovi criteri e metodi lavorativi, laflessibilità impellente, le motivazioni del lavoratore, il rimescolamento e la nascita di nuove categorie e figure aziendali, la diffusione dei "quadri", la recessione della figuraoperaia, la dilaganteautomazione, le crisi economico-finanziarie e occupazionali. 


COMMENTO PERSONALE: 
MARTI, CAMI, MYRI. 

Risultati immagini per CISL BRESCIADurante le nostre esperienza di alternanza scuola-lavoro, al sindacato CISL ,ci è stato spiegato come il sindacato stia tentando di cambiare il suo modo di lavorare e di interagire con le aziende: se prima aiutava il lavoratore ma si poneva come antagonista dell’azienda, ora si cerca di trovare un compromesso fra azienda e lavoratori, tentando di migliorare le condizioni di vita di entrambe le parti.  


Abbiamo notato inoltre che vi è una necessità fra collaboratori di legarsi tra loro tramite rapporti sociali, che rendano soddisfacente e più appassionante svolgere il loro lavoro: il luogo di lavoro diventa cosi un luogo di socializzazione.