lunedì 14 gennaio 2019


ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO NELL’AMBITO GIORNALISTICO 

PREMESSA 
Quest’anno ho avuto l’opportunità di entrare a contatto col mondo del lavoro per quanto riguarda l’ambito giornalistico. 
Con altri miei compagni di classe e di scuola, ho aderito al progetto “Che classe” organizzato dal Giornale di Brescia e sono entrata a contatto con questo “nuovo” mondo. 


DATI 
Il Giornale di Brescia è il principale quotidiano di Brescia e provincia nonché l'unico del territorio bresciano certificato ADS. 
L'ADS(accertamenti diffusione stampa) è una società di certificazione con sede a Milano. Si occupa di certificare i dati di tiratura e diffusione forniti dagli editori di quotidiani e periodici pubblicati in Italia.  
Il primo numero del Giornale di Brescia appare nelle edicole il pomeriggio di venerdì 27 aprile 1945 come organo del comitato di liberazione nazionale,  allo scopo di opporsi fascismo e all'occupazione tedesca in Italia. 
Inizialmente il giornale era formato da solo due pagine, costava due lire e veniva distribuito mentre la guerra era in corso.  
Venne scritto e stampato al Broletto, un campo recintato dove si svolgevano le assemblee cittadine e l'amministrazione della giustizia. 
Risultati immagini per giornale di bresciaProprietaria del Giornale di Brescia è l'Editoriale Bresciana S.p.A., costituitasi il 15 gennaio 1947 dopo due anni di gestione commissariale. Il Giornale di Brescia si è affermato negli anni, raggiungendo una media di 359.000 lettori e 30.951 copie diffuse ogni giorno. 


SVOLGIMENTO 
L’alternanza scuola/lavoro rappresenta una sfida per far incontrare il mondo della formazione con quello delle professioni e dell’attività lavorativa. 
Il Giornale di Brescia ha deciso di mettersi a disposizione per approfondimenti ed attività nel campo del giornalismo e della comunicazione, ma anche dando spazio agli studenti stessi perché possano far conoscere ad un pubblico il più vasto possibile il prodotto del loro impegno. 
Nel giornale di Brescia, oltre al lavoro dei giornalisti, rientra anche il lavoro di cui si occupano gli intervistatori, i cameramen e i montatori. 
Noi studenti infatti siamo entrati a contatto con il mondo “tecnologico” del giornale di Brescia; analizziamo queste tre tipologie: 

 Il conduttore/L’intervistatore  è colui che si occupa di tenere le interviste.  
Il giornalista ricorre all’intervista per acquisire la testimonianza di chi ha assistito a un fatto; il parere di un esperto su un episodio di attualità; il pensiero di una personalità della politica, dell’economia, dell’arte, dello spettacolo e dello sport; l’opinione della gente comune su un argomento di discussione. 
L’intervista è un genere giornalistico solitamente finalizzato all’approfondimento 
Le sue regole sono semplici: il giornalista deve scegliere l’interlocutore più adatto alla sua indagine; non deve apparire né troppo aggressivo, né troppo remissivo nei suoi confronti; deve conoscere, se è possibile, la storia e la personalità dell’intervistato; deve preparare la scaletta delle domande e avere la capacità di cambiarle o integrarle nel corso del dialogo; deve porgere domande brevi, chiare, precise e non allusive. 
Esistono diversi tipi di interviste: 


  
a) INTERVISTA STRUTTURATA: si compone di domande prefissate che vengono poste seguendo un ordine ben preciso e prestabilito.  
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b) SEMI STRUTTURATA: 
L’intervistatore ha un elenco di domande che fungono più che altro da bussola, servono cioè ad orientare il conduttore affinché il colloquio rimanga centrato sul tema. Le domande sono aperte e lo scopo è quello di indagare il più possibile un evento, una situazione, un fatto; l’ordine delle domande non è rigido come nel caso dell’intervista strutturata ma segue il flusso della discussione, aggiustandosi alla situazione e all’andamento stesso di questo tipo di colloquio.  
c) INTERVISTA NON STRUTTURATA O LIBERA: l’intervistatore non ha delle domande prefissate ma solo una serie di argomenti da snodare. Come stile e modalità di conduzione è quello che più assomiglia al concetto di colloquio.  

  L'operatore di ripresa, detto anche operatore o cineoperatore o cameraman è la persona che agisce fisicamente sulla telecamera o sulla cinepresa in una produzione televisiva o cinematografica, allo scopo di riprendere e trasmettere o registrare le scene richieste. 
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Le attività che il cameraman è chiamato a svolgere riguardano: 

  • Individuare la location delle riprese a seguito del sopralluogo 
  • Montare l’attrezzatura di lavoro 
  • Effettuare le riprese 
  • Selezionare le scene da montare 
  • Aggiungere effetti grafici (es. sottotitoli) e sonori alle immagini 
  • Creare animazione e/o effetti visivi 

Al termine delle riprese, il materiale viene visionato dalla redazione, in seguito viene sviluppato un piano di montaggio. 

 il montatore, altrettanto chiamato con il neologismo videomaker, è colui che cura personalmente le riprese e il montaggio dei suoi lavori, che in seguito verranno diffusi attraverso canali tv o web.  
Risultati immagini per montatore video
Durante il montaggio le inquadrature vengono tagliate dal materiale originale e vengono montate per creare le varie scene.  
Il taglio corrisponde sempre ad un cambiamento: di tempo, spazio o prospettiva. Si assiste ad un’interruzione di una certa continuità nel prodotto finale. 
Ci sono tecniche però che rendono impercettibile al pubblico questo stacco. Questo principio si chiama editing di continuità. 

CONCLUSIONE 
L'esperienza lavorativa presso il giornale di Brescia è stata molto positiva. 
Essendo entrata a contatto con nuove sfumature di questo lavoro, ho avuto l'opportunità di conoscere e di migliorare alcune abilità che non mi appartenevano.
Come incarichi mi sono stati assegnati sia il ruolo di intervistatrice sia quello di cameraman e ho
avuto modo di scoprire le varie difficoltà che possono presentarsi di fronte a questi incarichi. 
Secondo il mio parere, una delle difficoltà maggiori è l'approccio con l'intervistato poichè bisogna gestire le proprie emozioni e superare il "timore" di una conversazione con una persona sconosciuta.