In quest’anno scolastico, dal 29 Ottobre al 9 Novembre, ho potuto lavorare al Giornale di Brescia, più precisamente al progetto “Che Classe TV”.
Ho avuto l’opportunità di creare dei video che il Giornale di Brescia aveva commissionato con l’aiuto di registi e giornalisti professionisti, imparando le varie tipologie di video e i diversi ruoli che possono esistere all'interno del Giornale.
Sono entrata in contatto con il mondo della comunicazione, non mi sono limitata a lavorare solamente in un ambiente d’ufficio, ma sono entrata direttamente in contatto con i cittadini di Brescia intervistandoli su vari argomenti.
Dati:
Editoriale Bresciana S.p.A. è l’editore del Giornale di Brescia dal 1947.
Nel tempo il Giornale di Brescia si è affermato come punto di riferimento nella vita di una provincia fra le più sviluppate e produttive d'Italia fino a diventare uno dei più importanti quotidiani locali italiani.
Accanto alla tradizionale attività su carta stampata il Gruppo Editoriale Bresciana ha sviluppato una serie di iniziative – nel mondo della radio, della televisione, della pubblicità e di Internet - tese a fornire risposte adeguate ai sempre più rapidi cambiamenti del mondo dell’informazione.
Prima edizione del Giornale di Brescia del 27 Aprile 1945 |
Risale agli anni '70, con la nascita di Radio Classica Bresciana, il primo impegno radiofonico. Seguiranno, negli anni ’90, Radiobresciasette, Teletutto e Telenord, Numerica, concessionaria di pubblicità di tutti i mezzi del gruppo, e BresciaOnLine, portale web di riferimento per l’utenza internet bresciana. Del 2000 l'avvio di un nuovo centro stampa realizzato ad Erbusco (Bs) tramite la società collegata CSQ Spa.
Grazie a queste iniziative il gruppo Editoriale Bresciana è oggi leader in Brescia e provincia ponendosi come una fra le maggiori realtà nazionali nel settore dell'informazione locale.
Svolgimento:
Fin dal primo giorno ci hanno insegnato i vari ruoli che potevano essere assegnati e le numerose regole per svolgere la produzione dei video. Siamo stati divisi in quattro gruppi di cinque o sei persone con compiti diversi; nelle due settimane di lavoro a ogni gruppo sarebbero stati assegnati due incarichi diversi da concludere in una settimana.
Le commissioni potevano essere di quattro tipi:
- “Quante ne sai?”: è una tipologia di video intervista divertente con la durata di cinque, sei minuti al massimo. Con domande su un argomento preciso, diversi intervistati cercano di rispondere in base alle loro conoscenze e al termine delle domande prendono parte a un mini-gioco inerente all'argomento principale. Questi video hanno lo scopo di far divertire colui che guarda.
- Spot: video brevi di pochi secondi, al massimo un minuto, che pubblicizza un prodotto o una app del telefono in modo originale e adatto alle richieste del committente.
- Video intervista: il committente dava il compito di intervistare una persona ponendogli domande interessanti per un pubblico di ragazzi giovani, domande che possono riguardare qualsiasi argomento.
- Video servizio: è in un video sondaggio, ovvero si pongono delle domande su un argomento, alcune risposte vengono filmate e altre no, per comprendere quante persone sono a conoscenza della materia richiesta dai presentatori; solitamente le domande vengono fatte ad almeno un campione di 100 persone.
Ognuno di noi doveva scegliere un compito preciso per la prima settimana che poi sarebbe cambiato nella seconda.
Era possibile scegliere tra vari ruoli come quello del Cameraman colui che filma le scene da montare nel video, stando attento a rispettare le regole dell’immagine che permettono di rendere il video gradevole e ordinato. Doveva seguire con rigore il metodo dei terzi, cioè con l’utilizzo di una griglia attivabile sulla telecamera era tenuto a posizionare il soggetto filmato su uno dei quattro punti di fuoco sul quale lo spettatore solitamente punta lo sguardo. Il cameraman aveva anche l’incarico di scegliere uno sfondo appropriato e di controllare che la luce fosse diretta sul volto del soggetto filmato.
Un altro ruolo che era possibile intraprendere era quello del Presentatore, la persona che aveva il dovere di intervistare altri soggetti o di essere filmato. Il presentatore aveva l’obbligo di fare domande, scandendo bene le parole, e di lasciare il tempo all'intervistato di rispondere con calma alle domande; Il microfono doveva essere mantenuto con la mano opposta alla posizione del cameraman per non intralciare l’immagine tagliando con il braccio una parte del corpo dell’intervistato e non si poteva parlare a meno che il microfono non fosse vicino alla bocca.
Infine, l’ultimo ruolo a cui era possibile dedicarsi era quello del Montatore. Lo considero il compito più complesso e impegnativo; il montatore è colui che di ogni video o filmato registrato dal cameraman sceglie poche scene da inserire all'interno del video, aggiungendo effetti sonori e speciali, musiche e adesivi. Con un programma professionale che i registi presentavano, il montatore doveva essere in grado di comporre un video di qualità tagliando e unendo parti diverse, con qualche difficoltà poiché spesso non conoscendo bene il programma si potevano avere dei problemi.
Conclusione:
Nelle due settimane di alternanza mi sono dedicata ai compiti di presentatrice e montatrice video e ho appreso nuove conoscenze e ho acquisito nuove abilità che potrò utilizzare anche per lavori futuri.