Come
nasce una ricerca
Indipendentemente
dall'oggetto di studio, in una ricerca sia per un novellino che per
un esperto è frequente incappare in errori di vario genere: per
esempio utilizzare una procedura non accettabile o non appropriata
oppure svolgere il lavoro troppo frettolosamente. Il difetto maggiore
e più comune è l'impazienza.
Quest'ultima
è un fattore che influenza il risultato finale della ricerca, ma
anche il modo in cui si procede.
Alcuni
consigli utili per eseguire un lavoro ottimale sono i seguenti:
- iniziare documentandosi su dei testi relativi all'argomento, preferendo scritti critici e sintetici
- elencare le letture utilizzate
- servirsi di ricerche pre-esistenti sull’argomento
Innanzitutto
bisogna distinguere due momenti fondamentali in una ricerca: quello
della definizione dell’oggetto d’indagine (sostanzialmente cosa
stiamo ricercando) e quello dell’elaborazione del disegno
d’indagine (quindi come procedere durante la ricerca).
Un
elemento spesso sottovalutato dai ricercatori inesperti è il
chiarimento di quello che si vuole ricercare in modo da restringere
il campo; è inoltre un buon esercizio di rigore, razionalità e
umiltà.
Infine
si può suddividere la ricerca in quattro fasi:
- la formulazione di domande d’inizio
- l’esplorazione preliminare per mettere a fuoco l’oggetto (servendosi di documentazioni come libri e riviste e discussioni tra colleghi)
- l’impostazione teorica del lavoro (risposte mirate ai nostri quesiti)
- l’elaborazione di ipotesi (ad esempio spiegazioni o modelli).
Per
iniziare una ricerca bisogna assolutamente chiarire cosa si vuole
cercare; non si può quindi tracciare il disegno d'indagine senza
definirne l'oggetto. Tale errore è molto comune ed è causato spesso
dall'inesperienza, poiché non si possiede una formazione come
ricercatore.
Nelle
fasi iniziali di una ricerca è probabile che sorgano dubbi sul
risultato, in quanto ci si può scoraggiare dato che è complicato
trovare materiale adeguato.
Un
sociologo, esponente della scuola di Chicago, Herbert Blumer,
sostiene che sia necessario adottare un approccio qualitativo alla
ricerca, poiché si possono scoprire aspetti di vita sociale nascosti
e poco noti.
Fondamentale
per il ricercatore è una formulazione chiara, affidabile e
pertinente della domanda, tanto che molti consigliano di discuterne
con collaboratori o colleghi.
Affinché
una domanda sia precisa l'interrogativo di partenza non deve essere
generico, ma specifico, poiché l’ambiguità porta a molteplici
risposte e spesso non soddisfacenti.
La
fattibilità dipende dai mezzi che si hanno a disposizione e qualora
non ci fossero, la ricerca non potrebbe essere effettuata.
Una
domanda pertinente trova la corrispondente soluzione attraverso una
ricerca scientifica, dunque domande di natura etico-morali o
religiose sono assolutamente da escludere.