mercoledì 16 gennaio 2019

l'influenza dei social network


L’influenza dei social network  

 Premessa 

Quest’anno ho partecipato al progetto di alternanza scuola lavoro presso il     Giornale Di Brescia.  
Il Giornale Di Brescia è il principale quotidiano di Brescia e provincia nonché l’unico certificato dalla società di accertamento diffusione stampa (ADS).  
La prima copia del quotidiano venne distribuita nelle edicole il 27 aprile 1945 con la guerra ancora in atto.  
Nel 1947 viene istituito il Gruppo Editoriale Bresciana, attuale proprietario del Giornale Di Brescia.  


Il quotidiano si è affermato con il tempo nel 2012 ha creato GdB digital, l'edizione digitale del Giornale di Brescia disponibile ogni giorno e consultabile da web, tablet e smartphone per consentire un’esperienza di lettura adatta alle nuove generazioni. 
Effettivamente, Internet e i social network hanno rivoluzionato la società moderna e oggi influenzano le nostre vite a tal punto da aver creato una vita virtuale per nulla separata da quella di tutti i giorni. Si fanno amicizie tramite Facebook, si trovano offerte di lavoro tramite LinkedIn, e Internet ormai offre maggiori possibilità di scambio e di confronto. 

Vista così, la situazione sembrerebbe offrire semplicemente aspetti positivi.  
Questo “mondo” virtuale però comporta sia vantaggi che svantaggi, infatti ci permette di collegarci con tutto il mondo in modo semplice e veloce, ma allo stesso tempo esso può causare problemi sia fisici che psicologici.  

Svolgimento  

Nella società di oggi conta più lapparire che l’essere e questo è un problema sempre più diffuso tra i giovani poiché vengono distratti dalla realtà a causa della necessità di pubblicare costantemente online aggiornamenti sulla propria vita privata. 
Per affrontare un altro aspetto negativo dei social network possiamo soffermarci sugli stereotipi: concetti basati sul pregiudizio, soprattutto sull'influenza delle nostri azioni quotidiane.  
Attualmente i ragazzi possono essere partecipi della vita “perfetta” di modelle, attori e personaggi di rilievo in qualunque momento della giornata, fenomeno che li spinge ad imitare in tutto per tutto il loro stile di vita. Spesso questo stile di vita comprende feste, alcol, droghe, vestiti firmati e qualunque cosa porti all'eccesso e ciò che noi giovani percepiamo attraverso i social network, in brevi video o foto, non corrisponde sempre alla vita vera poiché effettivamente allude a uno stile di vita “perfetto” e viene spesso esagerato. 





I social network possono anche rappresentare una vera e propria minaccia per l’autostima dei giovani poiché veniamo costantemente influenzati dall’ideale di bellezza                                  diffuso dagli “influencer”.
Chiara Ferragni e altri ego bloggers con milioni di followers


Si tratta solitamente di persone che hanno milioni di follower sul proprio account e sono quindi in grado di influenzare le persone che li seguono e li stimano. Per questo motivo spesso le aziende propongono collaborazioni in cambio di pubblicità. Basta una semplice foto o un breve video in cui si elencano i pregi del prodotto perché centinaia di persone si sentano spinte a comprarlo. 
Inoltre i social hanno scatenato la nascita di un nuovo fenomeno comunemente chiamato cyber bullismo e cioè un tipo di bullismo realizzato online grazie all’utilizzo di account falsi che permettono di dire e fare qualunque cosa senza temere di essere scoperti, senza pensare agli effetti che posso scatenare nei confronti della persona che sta dall’altro lato dello schermo.  
La definizione che meglio rappresenta la parola cyber bullismo è: “Atto aggressivo, prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti tematici, è un’azione che non fa distinzioni per età, sesso o genere e può sembrare ingenua, ma può portare a gravi conseguenze 

Riguardo a questo lato dei social si può prendere in considerazione la storia di una ragazza di soli 14 anni alla quale venivano rivolti insulti anonimi come “Suicidati, “sei strana”. Questa ragazza di Padova inizialmente ha trovato sfogo nell’autolesionismo, cioè infliggendosi dei tagli sul corpo e sui polsi; successivamente per trovare sollievo si è suicidata, lasciando 5 lettere ai suoi genitori per confessare il suo dolore. 

Secondo lo scrittore Jonathan Franzen spesso i ragazzi entrano a far parte dei social network perché altrimenti vengono fatti sentire estranei al gruppo e quindi non popolari e sono disposti a tutto pur di venire accettati. La paura di non essere inclusi nel gruppo aumenta il rischio di bullismo nei confronti delle persone che vengono percepite come una minaccia. 
Negli ultimi anni sono stati creati numerosi profili chiamati fake per poter deridere altre persone attraverso nomi falsi, celando così la propria identità.  
I profili falsi, oltre che facilitare il cyber bullismo, comportano un grande rischio per i ragazzi che utilizzano i social come strumento per fare nuove conoscenze. Infatti, non si può mai sapere chi si cela dietro un account, non possiamo essere sicuri che la persona dietro lo schermo corrisponda effettivamente alla persona descritta nel profilo e spesso capita di dare confidenza a persone che non conosciamo minimamente 

Conclusione 

In conclusione, l'esperienza con il Giornale Di Brescia mi ha aiutata a capire che  i social network saranno sempre un tema molto importante e discusso nella società di oggi.
La nascita di internet e dei social ha sicuramente facilitato la comunicazione e, se usati in maniera saggia, possono contribuire allo sviluppo della cultura e della conoscenza personale di un individuo come, ad esempio, attraverso lo sviluppo di un giornale online.  
Tuttavia, come ogni innovazione, se usati senza riflettere possono scatenare una serie di eventi negativi e distruggere la personalità e la consapevolezza di chiunque trasformandoci individui omologati come se fossimo stati prodotti in serie, con gli stessi ideali e gli stessi obiettivi.