lunedì 18 febbraio 2019

BULLISMO E CYBERBULLISMO ALLE SCUOLE MEDIE E ALLE ELEMENTARI

ESPERIENZA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 



PREMESSA 
Tra il mese di gennaio e quello di febbraio per la mia esperienza alternanza scuola lavoro, ho deciso di partecipare ad un progetto propostomi dal mio liceo in collaborazione con la Polizia di Stato che prevedeva di girare le scuole primarie e secondarie di primo grado di Brescia e provincia per impegnarmi a spiegare ai giovani studenti cosa ci fosse di sbagliato nel bullismo e nel cyberbullismo e le conseguenze disastrose che queste azioni sbagliate possono provocare. 
 Personalmente, in quanto io stessa vittima di bullismo alle scuole medie, mi è interessato sin da subito questo progetto che mi è stato proposto dalla mia scuola. Penso che gli studenti di queste scuole siano in una fascia di età in cui questi comportamenti si diffondono ed è giusto, secondo me, che ai ragazzi venga insegnato cosa c’è di sbagliato in questi reati. 
  Se questi fenomeni dovessero essere trascurati, penso che si arriverebbe ad un punto di non ritorno e ogni giorno ci sarebbero migliaia di vittime bisognose di essere soccorse e bulli che avevano bisogno di un sostegno psicologico. 

DATI   
Il bullismo e il cyberbullismo sono due reati che consistono nell’imporre la propria personalità attraverso atteggiamenti prevaricatori o di sopraffazione, il primo fenomeno si diffonde negli ambienti scolastici o nei luoghi di ritrovo, il secondo invece si diffonde sui social media (strumento per condividere i propri contenuti con un vasto pubblico) o i socia network (reticolo di persone unite tra loro da interessi di varia natura).  
Secondo il grafico sottostante i bulli e i cyberbulli prendono di mira le persone in base alle loro caratteristiche fisiche, l’estrazione sociale, oppure per via dell’orientamento sessuale, si prendono in giro le persone timide o anche le persone straniere.  
Il grafico afferma anche che il cyberbullismo è più grave del bullismo, perché essendo su una piattaforma di uso mondiale come Internet è come se non si potesse avere il controllo di questo fenomeno, c’è il rischio che questo rischio continui e non si fermi mai. 

 Eliminare i contenuti su internet è un’azione poco utile, perché stiamo parlando di una piattaforma mondiale che immagazzina tutte le informazioni. 

SVOLGIMENTO 
Il bullismo consiste in un atto di prevaricazione della forza su un individuo più debole, questo fenomeno c’è sempre stato ma negli ultimi anni è un fenomeno troppo diffuso e spesso sottovalutato. Il bullo è una persona che prende di mira le persone più deboli, le più timide o anche le persone isolate. Il bullo lo identifichiamo come un individuo anch’egli vittima, non di bullismo ma di altre cause esterne, possiamo definire il bullo come una persona che prova rabbia o frustrazione e perciò decide di sfogarle in un modo sbagliato che è quello di rendere impossibile la vita a qualcuno.  Il bullismo avviene in luoghi all’ aperto ma il luogo in cui questo comportamento è più diffuso è senza dubbio la scuola. Lo studente che viene preso di mira di solito è un ragazzino introverso che magari ha pochi amici e il bullo ha lo scopo di isolarlo dal gruppo classe, di umiliarlo davanti ai suoi compagni o convincere la vittima che non vale nulla.  
Il bullo non compie mai l’atto di bullismo davanti a un adulto (come ad esempio l’insegnante), ma ha bisogno di un gruppo di spettatori affinché possa far vedere la sua forza. Gli spettatori hanno un ruolo davvero importante possono essere dei gregari cioè degli aiutanti del bullo, oppure il pubblico silenzioso (molto frequente) che assiste all’atto di bullismo ma a causa della paura o dell’indifferenza non agisce per aiutare la vittima. Gli spettatori, nell’atto di bullismo ricoprono un ruolo importante perché a seconda della loro scelta di intervenire o meno l’attdi bullismo potrebbe continuare come potrebbe fermarsi. 
Se non si pone fine a gli atti di bullismo ci possono essere delle gravi conseguenze per la vittima di bullismo, come ad esempio: 
  
  • DEPRESSIONE 

  • ABBASSAMENTO DELL’ AUTOSTIMA  

  • DISTURBI DEL SONNO 

  • CRISI D’ ANSIA  

  • CALO DEL RENDIMENTO SCOLASTICO  

Un altro fenomeno grave è il cyberbullismo, un tipo di bullismo molto più recente che consiste nel bullizzare qualcuno attraverso piattaforme di messaggistica (cyberbullismo diretto) o social network (cyberbullismo indiretto ) .  
Il  cyberbullismo è molto più pericoloso del bullismo perché la vittima non conosce l’identità della persona che la sta prendendo in giro. Il cyberbullismo è molto grave, perché nel momento in cui vengono diffuse false notizie o contenuti spiacevoli che riguardano una persona, a quest'ultima si rovina la reputazione. Il cyberbullismo non si deve sottovalutare, perché avviene su internet e perciò dobbiamo ricordarci che ogni cosa pubblicata su internet rimane anche se dovessimo essere pentiti del nostro atto di cyberbullismo.  
Alcune delle forme del cyberbullismo sono :
  •  Outing: condividere online informazioni imbarazzanti, segreti o foto di qualcuno.

  •  Trickery (Inganno): ottenere la fiducia di qualcuno per poi rendere pubbliche in rete le informazioni carpite con l' inganno

  •  Exclusion (Esclusione): escludere deliberatamente qualcuno da un gruppo online.

  •  Cyberstalking (Cyber-persecuzione): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura 

Gli atti di cyberbullismo sono legalmente punibili, ci sono varie leggi che tutelano le vittime di bullismo come ad esempio :

Legge 71/2017 :

<<Il minore può fare una richiesta al social di oscuramento, rimozione o blocco di contenuti che lo riguardano e sono stati diffusi. I contenuti devono essere eliminati entro 48 ore dalla richiesta, in caso contrario il minore potrà fare riferimento al garante della privacy.>>


CONCLUSIONE


Posso affermare che questa esperienza mi è piaciuta molto, sono rimasta molto sorpresa che i bambini delle scuole primarie fossero così in stretto contatto con i social network o con esperienze di cyberbullismo. Io consiglierei questa esperienza a tutti quei miei compagni a cui piacerebbe stare a stretto contatto  con i bambini e i ragazzini.  

Ogni giorno io e la mia compagna mostravamo agli studenti della varie scuola il nostro progetto e quasi sempre i ragazzi erano molto partecipi, intervenivano spesso e si aveva la possibilità di creare dei dibattiti su argomenti che io e la mia compagna proponevamo .